Per favore posso avere un uomo
di Selima Hill (Trad. L.D’Incà)
Per favore posso avere un uomo che indossi
[braghe di velluto a coste.
Per favore posso avere un uomo
che sappia i nomi di 100 rose diverse;
al quale non importi se i miei conigli svagati
vagabondano dentro e fuori
come padroni del luogo,
che mi faccia cremosi curry con la citronella fresca,
che cammini come Belmondo in A Bout de Souffle;
che incolli tutte le mie cartoline attentamente selezionate
– spedite da città esotiche
lui non si aspetta di venire con me,
ma verrebbe se glielo chiedessi, cosa che farò –
e quelle di nessun altro, sul muro della camera da letto,
a cominciare da Ivy, il famoso maialino tuffatore,
la cui foto, in azione, io ho comprato in dieci copie;
che parli come Belmondo, anche, con labbra tanto lisce
e sigillate come boccioli di peonia
ricoperti di cioccolata
(cioccolata fusa);
che sappia che ammucchiarsi testardamente su di me
come un piumino imbottito di libri di biblioteca e borse della spesa
è tutto troppo facile: per piacere potrei avere un uomo
che non sia pronto per questo.
Che non sia pronto neppure a dirmi che sono ‘bella’.
Che, quando arrivo trotterellando dal bagno
come un porcellino urlante appena strigliato
desiderosa di niente di meglio che dei bagordi
d’essere affettuosa e indisciplinata e per nulla complicata,
apra le braccia come fosse una tinozza perchè mi ci possa tuffare.
Please can I have a man
by Selima Hill
Please can I have a man who wears corduroy.
Please can I have a man
who knows the names of 100 different roses;
who doesn’t mind my absent-minded rabbits
wandering in and out
as if they own the place,
who makes me creamy curries from fresh lemon-grass,
who walks like Belmondo in A Bout de Souffle;
who sticks all my carefully-selected postcards –
sent from exotic cities
he doesn’t expect to come with me to,
but would if I asked, which I will do -with nobody else’s, up on his bedroom wall,
starting with Ivy, the Famous Diving Pig,
whose picture, in action, I bought ten copies of;
who talks like Belmondo too, with lips as smooth
and tightly-packed as chocolate-coated
(melting chocolate) peony buds;
who knows that piling himself stubbornly on top of me
like a duvet stuffed with library books and shopping-bags
is all too easy: please can I have a man
who is not prepared to do that.
Who is not prepared to say I’m ‘pretty’ either.
Who, when I come trotting in from the bathroom
like a squealing freshly-scrubbed piglet
that likes nothing better than a binge
of being affectionate and undisciplined and uncomplicated,
opens his arms like a trough for me to dive into.